La Controversia tra Domenico Tedesco e Thibaut Courtois
L’ex commissario tecnico del Belgio, Domenico Tedesco, afferma di non avere rimpianti riguardo all’esilio internazionale di Thibaut Courtois nel 2024. Il numero uno del Real Madrid è tornato nella squadra belga sotto la guida del nuovo allenatore Rudi Garcia, ma la situazione con Tedesco rimane tesa.
Il Ritorno di Courtois e le Tensioni Persistenti
Courtois ha preso la decisione controversa di ritirarsi temporaneamente dalla nazionale nell’agosto 2024, a seguito di una disputa di alto profilo con Tedesco. Dopo il licenziamento di Tedesco da parte della Federazione Belga all’inizio del 2025, si è riaperta la porta per Courtois, e Garcia lo ha rapidamente reintegrato nella squadra.
Un Futuro nel Calcio Internazionale
Nonostante la negatività che circonda la storia, Courtois ha mantenuto la sua posizione sulla questione, affermando di avere ragione nella disputa, ma desidera giocare alla Coppa del Mondo FIFA 2026. La disputa sembra essere scoppiata per la decisione di Tedesco di non nominare Courtois come capitano.
Le Dichiarazioni dei Protagonisti
Il tecnico italiano ha dichiarato che non cambierebbe nulla del suo approccio alla situazione. “Ho letto molte cose e ho tenuto una conferenza stampa dopo la conferma della partenza di Courtois dai Diavoli Rossi. Era necessario chiarire. Ciò che era stato scritto non corrispondeva alla realtà,” ha detto a Bild, tramite Mundo Deportivo.
“Ovviamente ci ho riflettuto dopo. Ho detto la cosa giusta? Ho gestito bene la situazione? Come l’ha percepita la squadra? A un certo punto diventa un continuo tira e molla. Non volevo questo. Sono in pace con la questione. Per me, è definitivamente chiusa.”
In un’intervista separata, Garcia ha offerto la sua opinione su Courtois, affermando che il suo atteggiamento schietto è un positivo per la squadra. “Dice quello che pensa, gli piace vincere. Anche a me piace vincere con il Belgio. Quando i risultati non sono positivi, fa male,” ha detto.
“Ho bisogno di vincitori. A volte forse dice troppo quello che pensa, ma preferisco qualcuno che dica quello che pensa.”
- Fonti:
- Gazzetta dello Sport – Marco Guidi
- Corriere dello Sport – Alberto Polverosi
- Tuttosport – Antonio Barillà
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