MONACO DI BAVIERA, GERMANIA – 08 APRILE: Harry Kane del Bayern Monaco appare sconsolato dopo che Davide Frattesi dell’FC Internazionale (non visibile) segna il secondo gol della sua squadra durante la partita d’andata dei quarti di finale di UEFA Champions League 2024/25 tra FC Bayern München e FC Internazionale Milano alla Fussball Arena di Monaco l’8 aprile 2025 a Monaco di Baviera, Germania. (Foto di Alexander Hassenstein/Getty Images)
La stella del Bayern Monaco, Harry Kane, è stato visto trattenere le lacrime al San Siro ieri sera dopo che l’Inter ha eliminato i bavaresi, qualificandosi per le semifinali di Champions League.
Un pareggio che vale oro per l’Inter
Il pareggio per 2-2 tra Inter e Bayern Monaco al San Siro ha permesso ai campioni in carica della Serie A di staccare il pass per le semifinali di Champions League per la seconda volta nelle ultime tre stagioni. Un risultato che sottolinea la solidità e la continuità della squadra nerazzurra.
La cronaca del match
Kane ha aperto le marcature nella serata, ma i Nerazzurri hanno risposto prontamente con i gol di Lautaro Martinez e Benjamin Pavard. Il gol del pareggio finale di Eric Dier si è rivelato insufficiente per i bavaresi, facendo sfumare le loro speranze di avanzare nella competizione.
Momenti di rimpianto per Kane
Kane aveva fallito un’occasione clamorosa nella gara d’andata a Monaco e sicuramente se ne pentirà, dato che è stato visto trattenere le lacrime sul prato del San Siro ieri sera, mentre l’Inter festeggiava un’impresa straordinaria. Il suo stato d’animo riflette l’amarezza di un’occasione mancata in una competizione così prestigiosa.
Un futuro brillante per l’Inter
Con questa qualificazione, l’Inter dimostra di avere tutte le carte in regola per competere ai massimi livelli europei. La squadra di Simone Inzaghi ha mostrato carattere e determinazione, elementi cruciali per continuare il sogno europeo. L’attenzione ora si sposta sulle semifinali, dove i nerazzurri cercheranno di proseguire la loro marcia verso il trofeo più ambito.
- Fonte: La Gazzetta dello Sport
- Analisi di: Paolo Condò, esperto di calcio internazionale
- Opinione di: Alberto Cerruti, giornalista sportivo
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