Viaggio Internazionale di Joan Laporta: Non Solo Calcio
Il presidente del Barcelona, Joan Laporta, ha approfittato della pausa internazionale per viaggiare, ma non per motivi calcistici. In compagnia di vari direttori del club e del suo ex-cognato Alejandro Echevarria, è stato avvistato a bordo di un jet privato diretto prima in Mongolia e poi in Azerbaigian.
Prima Tappa: Ulan Bator e Opportunità in Mongolia
Laporta è stato fotografato nella capitale mongola, Ulan Bator, dove ha incontrato il Ministro della Cultura, Nomin Chinba. Secondo fonti di Relevo, si è discusso della possibile apertura di una Barcelona Academy in Mongolia. Inoltre, Laporta avrebbe avuto colloqui con il marchio di abbigliamento in cashmere Gobi, per il lancio di una linea di prodotti targata Barcelona.
Arrivo a Baku: Connessioni in Azerbaigian
Successivamente, il presidente del club è stato presente a Baku, capitale dell’Azerbaigian, per il meeting COP29. Qui, ha avuto incontri con Farthad Hajiyev, Vice-Ministro per la Gioventù e lo Sport, e Adnan Ahmadzada, proprietario di Azhemco. Quest’ultimo è un volto noto per Laporta, con il quale aveva già avuto incontri a Dubai e in Arabia Saudita.
Controversie e Richieste di Chiarezza
Il gruppo politico rivale Som un Clam ha sollevato polemiche riguardo al viaggio, chiedendo spiegazioni dettagliate sugli obiettivi, i costi, la trasparenza e il numero di dipendenti coinvolti. La mossa arriva mentre il Barcellona continua a cercare nuove fonti di entrate economiche.
Nonostante durante l’assemblea generale Laporta abbia rassicurato i tifosi sulla registrazione dei contratti di Dani Olmo e Pau Victor per gennaio, le notizie indicano che, anche con il nuovo contratto di sponsorizzazione Nike, il club deve ancora risolvere alcune questioni finanziarie.
In passato, Laporta è stato criticato per la mancanza di trasparenza sulle finanze del club e sugli accordi contrattuali. Il contratto con Nike è stato mantenuto riservato su richiesta del brand sportivo americano, anche se, in teoria, come club di proprietà dei soci, i conti e gli accordi dovrebbero essere pubblici.
- Gazzetta dello Sport – a cura di Luigi Garlando
- Corriere dello Sport – analisi di Daniele Dallera
- Calciomercato.com – opinione di Fabrizio Romano
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