Lo scorso fine settimana, Real Madrid e Pachuca sono stati coinvolti in una controversia dopo che Antonio Rüdiger ha affermato di essere stato vittima di abusi razzisti da parte di Gustavo Cabral, capitano della squadra messicana.
Rüdiger ha sostenuto che Cabral lo avesse chiamato “nero di m***a”, ma questo è stato contestato dal giocatore del Pachuca, il quale ha dichiarato di averlo definito “vigliacco di m***a”. La FIFA ha aperto un’indagine sulla questione, focalizzandosi su Cabral.
Indagine FIFA: nessuna prova contro Cabral
La questione è ancora in corso, ma Marca ha riportato che al momento non ci sono prove che suggeriscano che Cabral abbia insultato Rüdiger durante la partita di domenica scorsa, conclusasi con una vittoria per 3-1 del Real Madrid, in dieci uomini.
La FIFA ha dichiarato che tutte le immagini dello stadio, sia dalla trasmissione in diretta che da altre fonti, sono state esaminate. Finora, non c’è traccia che Cabral, ex giocatore del Celta Vigo, abbia proferito insulti razzisti contro Rüdiger.
Passi successivi nell’indagine della FIFA
Il prossimo passo consisterà nel raccogliere le dichiarazioni delle persone coinvolte, per verificare eventuali discrepanze nelle versioni fornite durante la prima fase delle indagini.
Il Real Madrid e Rüdiger mantengono la posizione che Cabral abbia utilizzato insulti razzisti contro il 32enne, che era alla sua prima partita in due mesi dopo un intervento al ginocchio.
Focus del Real Madrid: il Club World Cup
Mentre la questione continua, il Real Madrid si concentra sul match di martedì contro la Juventus agli ottavi del Club World Cup, che si terrà all’Hard Rock Stadium di Miami. Rüdiger dovrebbe mantenere il suo posto nell’undici iniziale, nonostante il ritorno di Raul Asencio dalla squalifica.
Conclusioni e riflessioni
Questa vicenda pone una lente di ingrandimento sulla necessità di affrontare il razzismo nel calcio con determinazione e trasparenza. L’indagine della FIFA sarà cruciale per stabilire la verità e garantire che il calcio rimanga uno sport equo e inclusivo.
- Gazzetta dello Sport – Analisi di Fabio Licari
- Corriere dello Sport – Commento di Alberto Dalla Palma
- Tuttosport – Opinione di Stefano Discreti
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