Nonostante la delusione del Barcellona dopo l’eliminazione dalla Champions League contro l’Inter, l’atmosfera è profondamente diversa rispetto a un anno fa. Questo cambiamento è dovuto in gran parte all’arrivo di Hansi Flick, una scelta ispirata che ha saputo ribaltare le sorti della squadra e migliorare numerosi giocatori.
La svolta decisiva di Hansi Flick
Il nome di Flick ha iniziato a circolare a gennaio 2024, quando sono emersi dubbi sulla gestione di Xavi Hernandez. Le voci si sono intensificate dopo l’annuncio delle dimissioni di Xavi alla fine del mese. Nonostante il supporto iniziale al tecnico catalano, a maggio Flick ha incontrato il Direttore Sportivo Deco e l’assistente Bojan Krkic, convincendoli di essere l’uomo giusto per il ruolo.
Il ruolo chiave di Ralf Rangnick
Flick deve parte del suo arrivo al Barcellona al connazionale ed ex tecnico del Manchester United, Ralf Rangnick. Intorno al 2020, prima del ritorno di Joan Laporta, si stavano valutando potenziali candidati. Laporta, affascinato dalla scuola calcistica tedesca, fu attratto dalle lodi di Rangnick verso Johan Cruyff in un’intervista. L’incontro tra Laporta e Rangnick, oggi tecnico dell’Austria, fu determinante. Durante una conversazione di ore, Rangnick parlò di Thomas Tuchel, Jurgen Klopp, Julian Nagelsmann e Hansi Flick, definendo quest’ultimo il più completo.
Un tempismo perfetto per Flick
Quella discussione avvenne mentre Flick era al Bayern Monaco. Quando Ronald Koeman fu esonerato nel 2022, Laporta era già interessato a Flick, ma quest’ultimo era impegnato con la nazionale tedesca, portando così Laporta a scegliere Xavi. Con Flick disponibile e Xavi in uscita, Laporta riuscì a ingaggiarlo lo scorso giugno. Ora Flick è pronto a firmare un’estensione del contratto con il Barcellona fino al 2027.
- Gazzetta dello Sport – Analisi dettagliata di Mario Sconcerti
- Cronache di Spagna – Commenti di Gianluca Di Marzio
- Calcio e Finanza – Interviste con Paolo Condò
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