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Buffon spiega perché Balotelli lo “commuove” e Allegri è “un angelo” rispetto a Conte

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GELSENKIRCHEN, GERMANIA – 20 GIUGNO: Gianluigi Buffon, capo delegazione della Nazionale Italiana, osserva prima della partita della fase a gironi di UEFA EURO 2024 tra Spagna e Italia all’Arena AufSchalke il 20 giugno 2024 a Gelsenkirchen, in Germania. (Foto di Lars Baron/Getty Images)

Buffon e l’influenza dei diversi allenatori nella sua carriera

La leggenda della Juventus e dell’Italia, Gianluigi Buffon, ha ammesso che Massimiliano Allegri era come un ‘angelo’ rispetto ad Antonio Conte, che descrive come un sergente, aggiungendo che Gian Piero Gasperini lo ‘voleva’ all’Atalanta per ‘vincere insieme la Champions League’.

In un’intervista approfondita pubblicata dal Corriere della Sera, l’ex portiere degli Azzurri ha dichiarato di essere stato ‘fortunato’ ad aver giocato per allenatori dalle qualità diverse, essendo stato allenato sia da ‘psicologi’ che da tecnici che ‘scuotono i giocatori’, mettendo personaggi come Conte e Fabio Capello nel secondo gruppo.

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Buffon e l’offerta dell’Atalanta: il retroscena

“L’Atalanta mi voleva,” ha ammesso Buffon durante l’intervista. “Gasperini mi ha scritto un messaggio su WhatsApp: ‘Con te, vinceremo la Champions League.’ Ma Pirlo mi ha convinto a restare alla Juve.”

La leggenda dei Bianconeri ha citato Capello, Conte, Allegri e Carlo Ancelotti tra i migliori allenatori che ha avuto durante la sua carriera, sebbene appartenessero a categorie diverse.

La dicotomia tra sergenti e psicologi nel calcio

Buffon ha riflettuto su due momenti diversi quando gli è stato chiesto di descrivere gli stili di coaching di sergenti e psicologi. “Ho avuto una partita incredibile, una serie di parate fenomenali, cadere e rialzarmi, più e più volte,” ha detto.

“Capello mi chiamò. Mi mostrò le immagini della partita e disse: ‘Gigi, questo non è sufficiente.’ Ero incredibilmente deluso.”

“Dopo essermi abituato a Conte, che ci rimproverava duramente, Allegri sembrava un angelo. Prima di una partita, sulla lavagna tattica, scrisse semplicemente: 3. ‘Siete tre volte più forti dei vostri avversari. Ora andate lì e vincete.’”

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Il ritorno di Balotelli: una seconda chance

Buffon ha anche ammesso di essere stato toccato dal tentativo di Mario Balotelli di tornare in campo a 34 anni, anche se crede che l’attaccante abbia ‘perso la strada’.

“Si è un po’ smarrito perché ha perso di vista l’obiettivo reale: diventare il campione che aveva il potenziale di essere,” ha spiegato Buffon. “Ma vederlo a 34 anni con il Genoa, ancora in cerca di un’opportunità, mi commuove.”

  • Corriere della Sera – Gianluigi Buffon: il racconto di una carriera
  • La Gazzetta dello Sport – Intervista esclusiva a Buffon: tra Allegri e Conte
  • Tuttosport – Il futuro di Balotelli: cosa ne pensa Buffon
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