Carlo Ancelotti ha svelato il momento chiave in cui ha capito che la sua avventura sulla panchina del Real Madrid era giunta al termine.
Il veterano allenatore italiano ha fatto la storia diventando il primo non brasiliano a prendere il comando della nazionale in modo permanente, con l’obiettivo di guidare i Samba Boys al Mondiale FIFA 2026.
Xabi Alonso è stato immediatamente nominato come suo sostituto, firmando un contratto triennale per il suo ritorno a Madrid.
Un vento di cambiamento ha soffiato con forza sull’Estadio Santiago Bernabeu in vista del Mondiale per Club FIFA di quest’estate.
Le ultime settimane di Ancelotti a Madrid sono state segnate da continue domande su “quando” avrebbe lasciato, mentre il Barcellona si appropriava del titolo della Liga e conquistava un triplete nazionale.
L’assenza di trofei e la percezione generale di un nuovo inizio necessario hanno spinto Ancelotti verso l’uscita e il 65enne è chiaro sul perché sia stata presa tale decisione.
La sconfitta contro l’Arsenal ha segnato il destino di Ancelotti
L’approccio pragmatico di Ancelotti nella gestione del Real Madrid gli ha permesso di restare ai margini di certe decisioni.
Non c’erano dubbi che la decisione sul suo futuro sarebbe stata presa dal presidente del club, Florentino Perez, e Ancelotti ha accettato che l’eliminazione nei quarti di finale della UEFA Champions League contro l’Arsenal fosse il suo ultimo tentativo.
“I risultati non erano quelli che ci aspettavamo e nemmeno il gioco della squadra era eccezionale. Era il momento di fare qualcosa”, ha dichiarato a Marca.
“Dopo il pareggio contro l’Arsenal, ne abbiamo parlato e abbiamo deciso. Era qualcosa che potevamo vedere arrivare. La squadra non era in buona forma e abbiamo capito che era meglio per il Real Madrid cercare un cambiamento e per me guardare al Brasile.“
Piani di Ancelotti per il Brasile
Ancelotti inizia immediatamente la sua avventura alla guida del Brasile con due qualificazioni al Mondiale FIFA 2026 nelle prime due settimane di giugno contro Ecuador e Paraguay.
La controversia intorno alla sua nomina resta un fattore, ma la sua esperienza non permetterà distrazioni.
“Il mio Brasile giocherà come il Real Madrid. Non come il Real Madrid di quest’anno, ma come quello dell’anno scorso. È quello che voglio.“
- Gabriele Marcotti, giornalista di calcio
- Mario Sconcerti, esperto di calcio
- Luigi Garlando, commentatore sportivo
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