Home La Liga Il direttore sportivo del Barcellona Deco sorprende con una contraddizione del presidente Joan Laporta.

Il direttore sportivo del Barcellona Deco sorprende con una contraddizione del presidente Joan Laporta.

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Il direttore sportivo del Barcellona Deco sorprende con una contraddizione del presidente Joan Laporta.

La Polemica di Joan Laporta sulla Gestione di Lamine Yamal

Il Presidente del Barcellona, Joan Laporta, ha espresso aspre critiche nei confronti della nazionale spagnola riguardo alla gestione della condizione fisica di Lamine Yamal. Durante la serata di giovedì, ha accusato la selezione di aver fatto pressioni sul giovane talento perché restasse in squadra per la partita contro la Serbia. Tuttavia, il Direttore Sportivo del Barcellona, Deco, ha difeso il CT spagnolo Luis de la Fuente, dichiarando che non è lui il responsabile della situazione.

La Risposta della Nazionale Spagnola alle Accuse

Secondo quanto riportato da Cadena SER, il personale della nazionale spagnola ha negato con fermezza le accuse di Laporta. Dopo la partita contro la Danimarca lo scorso sabato, lo staff ha avuto un dialogo con Lamine Yamal riguardo il suo infortunio e ha deciso di lasciarlo libero di tornare a casa. In nessun momento c’è stato un tentativo di convincerlo a rimanere con la squadra.

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La Questione del Calendario: Un Problema da Risolvere

Deco, parlando a RAC1, ha sottolineato la necessità di riformare il calendario calcistico. Ha affermato: “Il problema non è de la Fuente. Lui fa il suo lavoro, è l’allenatore e cerca di convocare i migliori giocatori. C’è bisogno di una riflessione sul calendario: tutte le partite delle nazionali sono ufficiali, e questo non era il caso in passato. È evidente che i giovani giocatori sono soggetti a un numero eccessivo di partite”.

La Critica alla Nations League e le Implicazioni Future

Laporta ha anche espresso il suo dissenso verso la competizione della Nations League, definendola come un’aggiunta non ufficiale al panorama calcistico internazionale. Sebbene de la Fuente abbia il dovere di proteggere i giocatori, non sorprende che i club siano poco entusiasti delle sue dichiarazioni di voler impegnarsi al massimo nelle ultime partite del girone, nonostante la qualificazione già garantita. È importante notare che negli ultimi cinque anni, competizioni come la Champions League, il Mondiale per club e la Supercoppa spagnola hanno aumentato il numero di partite, e il Mondiale si espanderà nel 2026.

  • Gazzetta dello Sport
  • Corriere dello Sport
  • Sky Sport Italia – Gianluca Di Marzio
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