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L’Agenzia Antidoping Spagnola non ha indagato su 11 casi di test positivi nel calcio tra il 2017 e il 2021

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L’agenzia antidoping spagnola sotto i riflettori

Negli ultimi 18 mesi, l’agenzia antidoping CELAD in Spagna ha subito un esame approfondito a seguito di una serie di incidenti di malpratica. In un momento critico, questa situazione ha persino minacciato la partecipazione degli atleti spagnoli alle Olimpiadi di Parigi 2024.

Il caso emblematico di Alejandro ‘Papu’ Gomez

Nel mondo del calcio, il caso più significativo è quello di Alejandro ‘Papu’ Gomez, ex giocatore del Sevilla, risultato positivo a una sostanza proibita nel 2022. Mentre l’indagine era in corso, mesi dopo ha vinto il Mondiale con l’Argentina. Successivamente è stato squalificato per due anni dal calcio. Gomez continua a dichiararsi innocente, sostenendo di aver assunto la sostanza inconsapevolmente come farmaco.

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Criticità nel trattamento dei casi di doping

Secondo Relevo, tra il 2017 e il 2021, la CELAD ha archiviato 11 casi di test positivi di calciatori senza avviare un’indagine. La motivazione fornita era una ‘giustificazione medica’ per la sostanza positiva, accettata senza ulteriori domande. Questi casi sono stati archiviati, contravvenendo ai protocolli ufficiali.

Un sesto caso ha coinvolto l’attaccante del Rayo Vallecano, Raul de Tomas. Un’indagine è stata avviata e si è concluso che il campione era contaminato nel 2017. La sanzione fu simbolica: una sospensione di un mese e una multa di 3.000 euro, invece della sanzione prevista di quattro anni.

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Caso Eteki e la risposta di CELAD

Uno dei casi archiviati riguarda Yan Eteki, ex centrocampista dell’Almeria nel 2017, al quale fu somministrato Betametasone dal personale medico dell’Almeria senza richiedere un permesso medico speciale. Anche questo caso fu archiviato senza seguire il protocollo.

Nel corso dell’ultimo anno, la World Anti-Doping Agency (WADA) ha collaborato con CELAD per migliorare le pratiche, con CELAD impegnata a dimostrare di aderire agli standard richiesti da WADA.

  • Gazzetta dello Sport – Analisi di Mario Sconcerti
  • Corriere dello Sport – Editoriale di Fabrizio Bocca
  • Calcio e Finanza – Intervista a Paolo Ziliani

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