Luciano Spalletti saluta la Nazionale: un addio con autocritica e speranza
Luciano Spalletti ha tenuto la sua ultima conferenza stampa come allenatore dell’Italia, ammettendo che la stampa è stata ‘troppo gentile’ e augurando il meglio al suo successore, nonostante veda problemi sistemici. “Ho lasciato la Nazionale esattamente com’era quando l’ho trovata”.
Spalletti riflette sul suo operato come CT
Ieri il CT ha confessato che era già stato esonerato, indipendentemente dal risultato contro la Moldova, dopo la sconfitta umiliante per 3-0 in Norvegia di venerdì sera. Ha concluso con una vittoria per 2-0 grazie ai gol di Giacomo Raspadori e Andrea Cambiaso, sebbene la prestazione non sia stata convincente.
Le difficoltà incontrate durante l’incarico
“Il pubblico ci ha mostrato tanto calore, e avremmo dovuto esaltarli un po’ di più”, ha confessato Spalletti. Al suo fianco c’era il team manager Gigi Buffon, mentre il Presidente FIGC Gabriele Gravina era presente. “Vivo con le difficoltà, è stato sempre così nella mia vita. Quando qualcuno prova pietà per me, sento l’istinto di reagire”, ha insistito l’allenatore.
Considerazioni sulle prestazioni della squadra
Spalletti ha ammesso di non aver lasciato una grande squadra al suo successore, poiché la prestazione non è stata all’altezza. “Ho avuto l’opportunità di lavorare, ho provato, ho commesso errori e fatto esperimenti. Non sono riuscito a ottenere il meglio da questi giocatori”, ha detto. “Tutti sono stati al di sotto delle aspettative. Siete stati troppo gentili con me, io sarei stato più severo”.
Il futuro della Nazionale Italiana
Ora che si avvia all’uscita, quale consiglio darebbe Spalletti al suo successore? “Ho cercato di scuotere le cose, ma forse ho fatto più danni”, ha detto. “Buffon mi ha aiutato moltissimo. Auguro tutto il meglio alla Federazione e al nuovo allenatore”.
- La Gazzetta dello Sport
- Sky Sport Italia
- Fabrizio Romano, esperto di calciomercato
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