Fiorentina: Tifosi contro Palladino e Pradé
Il clima in casa Fiorentina è teso, con i tifosi che hanno espresso apertamente il loro dissenso nei confronti del tecnico Raffaele Palladino e del direttore sportivo Daniele Pradé, chiedendo a entrambi di abbandonare il club.
Il sogno europeo svanito
La stagione della Fiorentina si avvia verso una conclusione amara. Dopo essere stati eliminati dalla semifinale della Conference League, l’unico obiettivo rimasto è qualificarsi per la terza competizione europea. Nonostante una corsa serrata per un posto in Champions League e Europa League, i recenti risultati deludenti hanno limitato le ambizioni viola a un massimo sesto posto in Serie A.
La vittoria contro il Bologna oscurata dalle proteste
Domenica, la Fiorentina ha sconfitto il Bologna per 3-2, ma le proteste dei tifosi hanno offuscato la vittoria. Gli ultras della Curva Ferrovia hanno esortato Palladino e Pradé a lasciare il club, ricevendo applausi anche da altri settori dello stadio. Striscioni e cori sono stati l’eco del malcontento generale.
Palladino: tra conferme e critiche
Nonostante la pressione, Raffaele Palladino, assunto solo l’estate scorsa, ha visto il suo contratto esteso fino al 2027. L’ex tecnico del Monza ha dichiarato di accettare il verdetto dei tifosi, pur non avendo sentito i cori durante l’ultima partita. “Ero concentrato sul gioco e non li ho sentiti,” ha spiegato a DAZN tramite TMW.
“Comprendo la delusione e lo stato d’animo dei tifosi. Accettiamo le critiche perché rispecchiano anche il nostro momento. È stata una settimana difficile, tra l’eliminazione dalla Conference League e la sconfitta contro il Venezia. Tuttavia, voglio ricordare ai tifosi che daremo sempre tutto per la maglia.”
Nonostante le difficoltà fisiche, Palladino ricorda che “questi ragazzi meritano rispetto per aver lottato per un posto in Champions League fino a due settimane fa. Comprendiamo la frustrazione, ma siamo ancora in lotta.”
- Sky Sport – Marco Nosotti
- La Gazzetta dello Sport – Luca Calamai
- Corriere dello Sport – Alberto Polverosi
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