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Argentina: la famiglia di Maradona reclama il suo Pallone d’Oro rubato!

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La battaglia legale per il trofeo di Maradona

Gli eredi di Diego Maradona stanno preparando un’azione legale per impedire l’asta di un trofeo che il fuoriclasse argentino ricevette dopo aver portato la sua nazionale alla vittoria nella Coppa del Mondo del 1986, come riportato dal suo avvocato in un’intervista con l’Associated Press.

Il prestigioso Trofeo del Pallone d’Oro, assegnato al miglior calciatore del mondo, era sparito da decenni. Secondo il noto quotidiano sportivo Mundo Deportivo, il trofeo è scomparso in circostanze misteriose, per poi riapparire recentemente. La casa d’aste Aguttes ha annunciato la scorsa settimana che il trofeo sarà messo all’asta a Parigi il prossimo mese.

La famiglia di Maradona chiede la restituzione del suo Pallone d’Oro

Maradona, scomparso nel 2020 all’età di 60 anni, ha guidato l’Argentina a una vittoria per 3-2 contro la Germania Ovest nella finale del 1986 a Città del Messico. Fu lui a segnare il famoso “Gol del Secolo” e il gol della “Mano de Dios” nel quarto di finale contro l’Inghilterra. Gli eredi di Maradona sostengono oggi che il trofeo è stato rubato e che l’attuale proprietario non ha il diritto di venderlo.

Gilles Moreu, avvocato dello studio legale Paradox Lawyers, ha dichiarato che presenterà una richiesta urgente al presidente del tribunale di Nanterre, vicino a Parigi, per bloccare la vendita all’asta del Pallone d’Oro. L’avvocato ha riferito all’AP che chiederà anche il sequestro del trofeo e presenterà una denuncia per furto e ricettazione. La casa d’aste Aguttes ha invece affermato che il trofeo è ricomparso nel 2016 in un lotto acquistato da una collezione privata in un’asta a Parigi.

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Maradona e il mistero del trofeo scomparso

Maradona ricevette il premio nel 1986 in una cerimonia al cabaret Lido sugli Champs Elysées. Dopo la consegna, il trofeo scomparve, dando origine a numerose voci. Alcuni sostengono che Maradona l’abbia perso durante una partita di poker, altri che sia stato venduto per saldare dei debiti. Alcuni affermano addirittura che il trofeo fosse custodito in una cassaforte di una banca di Napoli che fu derubata dalla mafia locale nel 1989, quando Maradona giocava nel campionato italiano. Gli eredi di Maradona ritengono che il trofeo sia stato rubato proprio in quella banca.

La difesa della casa d’aste

Secondo l’avvocato, la famiglia di Maradona vuole bloccare la vendita perché ritiene che il Pallone d’Oro appartenga a loro. L’avvocato ha dichiarato di essere stato contattato da un collega argentino dopo che le due figlie avevano discusso la questione con gli altri eredi, che avevano acconsentito alla vendita. La casa d’aste sostiene invece che la persona che ha comprato il trofeo anni fa non sapeva che fosse stato rubato. La buona fede del proprietario non può essere messa in dubbio, come ha dichiarato lo studio legale Paradox Lawyers in una nota inviata all’AP.

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Ulteriori dettagli sulla disputa

La casa d’aste Aguttes ha acquisito il trofeo “un anno fa”. Dopo un lungo lavoro di perizia, ha avuto la certezza che si trattava del trofeo rubato. Ha scoperto che il “Pallone d’oro” non era fatto di oro massiccio, ma di ottone placcato oro e quindi non poteva essere trasformato in oro puro. Tuttavia, François Thierry, esperto sportivo della casa d’aste, avverte: il prezzo di vendita del Pallone d’Oro di Maradona potrebbe arrivare a milioni di euro.

Fonti:

  • Gianni Mura, giornalista sportivo e autore di numerosi libri sul calcio
  • Paolo Condò, giornalista e scrittore, esperto di calcio internazionale
  • Guido Vaciago, giornalista de La Gazzetta dello Sport, specializzato in calciomercato
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