Costacurta mette in discussione i controversi rigori concessi al Milan: ‘Il contatto non significa rigore’

Il Milan era convinto di dover ricevere un rigore negli ultimi minuti della loro sconfitta per 1-0 contro il Bayer Leverkusen in Champions League mercoledì sera, ma la leggenda del club Alessandro Costacurta non era pienamente d’accordo con tutti i sostenitori del suo ex club. ‘C’era contatto, ma ciò non significa che sia rigore,’ ha detto.

Milan reclama un rigore all’ultimo minuto contro il Leverkusen

Il Milan ha perso per la seconda volta consecutiva in Champions League, cadendo 1-0 contro il Leverkusen, ma c’è stata una prestazione incoraggiante nel secondo tempo da parte della squadra di Paulo Fonseca, che era disperata per tornare in partita prima del fischio finale.

Richieste di rigore per il Milan

Ci sono state forti richieste di un rigore per i Rossoneri poco prima che l’arbitro fischiasse la fine, quando Ruben Loftus-Cheek è caduto a terra proprio al limite dell’area di rigore dopo un apparente contatto con il difensore centrale del Leverkusen Piero Hincapié.

Il parere di Costacurta

I giocatori del Milan e l’allenatore Fonseca hanno ritenuto che l’inglese potesse essere stato toccato sul tallone, ma il contatto è avvenuto proprio al limite dell’area. In ogni caso, l’arbitro non ha fischiato e il VAR ha deciso di non intervenire.

Nonostante i giocatori fossero furiosi in campo in quel momento – Fikayo Tomori ha ricevuto un’ammonizione per proteste – Costacurta ritiene che l’arbitro abbia preso la decisione giusta, sebbene ammetta che in altri casi un rigore sarebbe stato concesso.

Commenti post-partita

“Si può comprendere l’intensità del contrasto,” ha detto Costacurta in diretta su Sky Sport martedì sera, riportato da Milannews.it. “Si vede che lo tocca. L’arbitro era vicino, c’era contatto, ma non significa che sia rigore. Hanno dato un rigore simile nella partita del Dortmund, comunque poteva succedere.”