È stata una stagione molto difficile per il Real Madrid, che è stato lontano dal suo massimo splendore negli ultimi nove mesi. Non solo come squadra hanno faticato, ma numerosi giocatori individualmente hanno riscontrato difficoltà – uno di questi, negli ultimi mesi, è stato Jude Bellingham.
Jude Bellingham e le difficoltà nella sua seconda stagione al Real Madrid
Bellingham aveva vissuto una prima stagione sensazionale al Real Madrid, durante la quale si era affermato come uno dei migliori giocatori al mondo. Tuttavia, la sua seconda campagna al Santiago Bernabeu si è rivelata più complessa, con un cambio di ruolo che ha influenzato la sua importanza in campo.
Cambiamenti di ruolo e prestazioni altalenanti
Bellingham ha giocato in una posizione più arretrata e, nelle ultime settimane, è stato utilizzato sul lato sinistro del centrocampo a causa del ritorno di Carlo Ancelotti al sistema 4-4-2. Tuttavia, non è riuscito ad avere l’impatto desiderato e, secondo Marca, le sue prestazioni deludenti hanno attirato l’attenzione della dirigenza del Real Madrid.
Prospettive future e pressione in aumento
Il Real Madrid richiede di più da Bellingham nella prossima stagione, quando è previsto un altro cambiamento di posizione sotto la guida del nuovo allenatore Xabi Alonso. Con Arda Güler che punta a superarlo nella gerarchia, Bellingham è sotto pressione per tornare al suo miglior livello.
Le complicazioni di un infortunio alla spalla
Non sorprende che Bellingham abbia avuto un calo significativo nelle prestazioni in questa stagione, considerando che sta affrontando un fastidioso infortunio alla spalla dal novembre 2023. Il piano è sottoporlo a un intervento chirurgico quest’estate, anche se non è ancora stato determinato se l’operazione avverrà prima o dopo il Mondiale per Club.
Il Real Madrid crede ancora in Bellingham, ma è chiaro che deve migliorare il suo livello in vista del Mondiale per Club, qualora partecipasse al torneo quest’estate.
- Gazzetta dello Sport – Mario Sconcerti
- Corriere dello Sport – Alberto Polverosi
- Tuttosport – Guido Vaciago
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