Omorodion e la sua sfida a distanza con l’Atletico Madrid
L’attaccante del Porto, Samu Omorodion, ha lanciato una critica al vetriolo contro il suo ex club, l’Atletico Madrid, dopo aver segnato quattro gol contro Malta con la nazionale spagnola under-21. Omorodion ha insinuato che l’Atletico non credeva abbastanza in lui. Attualmente, con il Porto, sta mantenendo una media impressionante di oltre un gol ogni ora di gioco, con sette reti all’attivo.
Una partenza controversa
Omorodion, a soli 20 anni, ha spiegato che prima del suo trasferimento al Porto, solo il Direttore Generale Carlos Bucero si è preso la briga di parlargli. Inoltre, ha messo in discussione l’idea che non fosse costretto a allenarsi da solo dall’Atletico. La diatriba verbale è proseguita dopo la diffusione di alcuni messaggi privati che Omorodion aveva inviato a Diego Simeone, rivelati da Relevo.
Messaggi controversi
Secondo quanto trapelato, Omorodion avrebbe inviato messaggi a Simeone tramite WhatsApp, esprimendo il suo desiderio di lasciare il club. Sebbene queste frasi siano state estrapolate dal contesto, hanno sollevato molti interrogativi.
“In questo momento della mia carriera, non considero restare al club l’opzione migliore. Prego che mi lascino andare in altre squadre. La Premier è il mio grande sogno.”
Un futuro in bilico
Per mesi, si diceva che l’Atletico volesse trattenere Omorodion, ma il giornale di Madrid sostiene che erano fiduciosi fino a quando il giocatore ha cambiato agente in estate. Da quel punto in poi, la fiducia è diminuita e, dopo i messaggi, il club e Simeone, cui i messaggi non sono piaciuti, hanno deciso di lasciarlo andare.
Il giovane calciatore era vicino a firmare con il Chelsea, ma le trattative si sono interrotte all’ultimo momento. Alla fine della finestra di mercato, Omorodion si è trasferito al Porto per una cifra di 15 milioni di euro per il 50% dei suoi diritti.
Conclusioni
Senza il contesto completo, è difficile giudicare equamente le intenzioni di Omorodion, considerando che sembrano affermazioni insolite per un calciatore rivolgersi al proprio allenatore. Se i messaggi fossero stati inviati senza motivo, allora la decisione di Simeone e del club potrebbe sembrare più comprensibile.
- Gazzetta dello Sport – Analisi di Carlo Laudisa
- Corriere dello Sport – Opinione di Alberto Polverosi
- Sky Sport Italia – Commento di Gianluca Di Marzio
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