Dopo solo sette partite in La Liga in questa stagione, il Sevilla ha deciso di rinnovare il contratto dell’allenatore Garcia Pimienta, supportandolo nonostante non avesse vinto una sola partita. A sette gare dalla fine, con una tempistica poetica, il Sevilla ha licenziato lo stesso uomo, citando quattro sconfitte consecutive come una serie che non molti allenatori del Sevilla sopravvivono.
La Posizione Preoccupante del Sevilla
È vero che il Sevilla non si trova esattamente dove vorrebbe essere, posizionandosi al 14° posto, sette punti sopra la zona retrocessione. Tuttavia, all’inizio della stagione, anche i migliori siti di scommesse sportive del Colorado avrebbero difficilmente previsto che il Sevilla si sarebbe trovato a soli cinque punti da un posto europeo, come è ora. Con l’aumento della pressione sul consiglio e sul Direttore Sportivo Victor Orta, è indubbio che le richieste di dimissioni abbiano influenzato la loro decisione – sia di licenziare Garcia Pimienta, sia di nominare Joaquin Caparros.
Il Ritorno di un Vecchio Saggio
Tornando per la quarta volta, Caparros è stato colui che ha dato inizio all’era d’oro del Sevilla, con un mandato di cinque anni tra il 2000 e il 2005. In quel periodo, la squadra è stata promossa di nuovo in La Liga e poi si è qualificata per l’Europa. Insieme a Monchi, Caparros ha costruito la base che avrebbe ispirato la squadra a vincere sette titoli di Europa League in soli 16 anni.
Un Piano a Breve Termine
All’epoca, Caparros arrivò come un giovane ambizioso di 45 anni, con uno stile diretto e rinfrescante. Era ispirato dal lavoro innovativo di Monchi, che gli forniva giocatori di qualità e non ancora scoperti a livello europeo, oltre a talenti dell’accademia come Jesus Navas e Sergio Ramos.
Sfide per il Futuro
Il Sevilla lavorava in modo più intelligente e con più direzione rispetto ai suoi rivali. Ci sono naturalmente vantaggi nell’ingaggiare Caparros ora: avrà automaticamente il sostegno dei tifosi, è un esperto timoniere e un ottimo motivatore. Per una reazione immediata, per le sette partite rimanenti, avrebbero potuto trovare molto di peggio. Tuttavia, per il lungo termine, sembra essere il segno definitivo che le idee stanno finendo.
Orta, cresciuto sotto l’ala di Monchi, ha operato con un budget limitato, e in modo erratico, incapace di trovare un attaccante affidabile nelle ultime due stagioni. Equamente, questo è il sesto allenatore del Sevilla in 2,5 stagioni, dall’uscita di Julen Lopetegui. Con pochi segni di un cambiamento positivo all’orizzonte, Caparros, che compirà 70 anni ad ottobre e che è sicuramente nel suo ultimo incarico prima del pensionamento, potrebbe essere colui a chiudere il fiocco sull’era d’oro del Sevilla.
- Gabriele Marcotti – ESPN
- Fabrizio Romano – The Guardian
- Alberto Cerruti – La Gazzetta dello Sport
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