Capello Critica Guardiola: L’Ego e la Sua Influenza Negativa sul Calcio
Fabio Capello, una delle leggende del calcio, ha recentemente espresso la sua opinione riguardo a Pep Guardiola, l’attuale allenatore del Manchester City. In un’intervista con un quotidiano spagnolo, Capello ha riconosciuto l’impatto rivoluzionario che il Barcellona di Guardiola ha avuto sul calcio, ma ha anche sollevato critiche sulla sua personalità e il suo stile di gestione.
Il Barcellona di Guardiola: Una delle Rivoluzioni del Calcio
Secondo Capello, ci sono state tre grandi rivoluzioni nel calcio: l’Ajax di Cruyff, il Milan di Sacchi e il Barcellona di Guardiola. “Non ho problemi a riconoscerlo”, ha dichiarato Capello, sottolineando quanto sia stato significativo il contributo di Guardiola al gioco. Tuttavia, il tecnico italiano ha anche sottolineato che l’arroganza di Guardiola ha danneggiato la sua carriera.
Un Carattere Dominante e le Conseguenze per il Manchester City
Capello ha raccontato di quando ha incontrato Guardiola ai tempi della sua militanza nella Roma. Secondo Capello, Guardiola si mostrava spesso arrogante, cercando di suggerire come dovesse essere gestita la squadra. “La sua arroganza gli è costata diverse Champions League”, ha dichiarato Capello, evidenziando come il desiderio di Guardiola di essere il protagonista abbia spesso portato a decisioni tattiche discutibili nei momenti cruciali.
L’Impatto Nefasto sul Calcio Italiano
Capello ha anche criticato l’influenza che il gioco di Guardiola ha avuto sul calcio italiano. Molte squadre italiane hanno cercato di imitare lo stile del Barcellona, perdendo però la loro identità. “Toccare, toccare, toccare… è stato un disastro per il calcio italiano”, ha affermato, suggerendo che questa filosofia ha allontanato i fan.
Fortunatamente, secondo Capello, il calcio sta cambiando. Ha elogiato la Spagna per aver vinto l’Europeo con un gioco veloce e dinamico, abbandonando il modello di Guardiola. Capello aveva già espresso critiche simili prima di un incontro tra il Manchester City e la Juventus in Champions League, descrivendo Guardiola come “troppo arrogante e presuntuoso”.
- Giorgio Tosatti – Corriere dello Sport
- Paolo Ziliani – Gazzetta dello Sport
- Luigi Garlando – La Repubblica
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