MILANO, ITALIA – 06 MAGGIO: L’arbitro Szymon Marciniak si avvicina a Francesco Acerbi dell’FC Internazionale mentre viene trattenuto da Pedri del FC Barcellona durante la semifinale di ritorno della UEFA Champions League 2024/25 allo stadio Giuseppe Meazza il 6 maggio 2025 a Milano, Italia. (Foto di Marco Luzzani/Getty Images)
Inter senza “superstar” ma con esperienza
Paul Ince, ex attaccante dell’Inter, ha sottolineato che, sebbene i Nerazzurri non abbiano veri “superstar” nella loro squadra, potrebbero sfruttare la loro esperienza nella finale di Champions League contro il PSG.
La sfida contro il PSG si preannuncia difficile
Nonostante molti si aspettino una partita equilibrata, la squadra di Simone Inzaghi non è considerata favorita a Monaco. Questo è dovuto alle qualità che rendono i parigini avversari particolarmente ostici.
Forza del collettivo
Ince ha osservato che l’Inter può contare su un gruppo coeso che ha affrontato numerose sfide insieme negli ultimi anni. Questo potrebbe aiutarli a gestire una partita di tale importanza, nonostante l’assenza di nomi di spicco.
La mentalità vincente di Inzaghi
In un’intervista a Bet 365, Ince ha dichiarato: “Molti puntano sul PSG, ma io guardo anche all’Inter. Hanno già vissuto queste esperienze, hanno perso contro il Manchester City qualche anno fa, e questo è ancora un ricordo amaro per loro. Ma hanno una squadra esperta e giocatori abituati alle grandi sfide. Non ci sono superstar come Messi o Neymar, ma giocatori che sanno cosa significa vincere il Scudetto e giocare partite importanti. L’esperienza potrebbe essere un fattore decisivo in questa finale.”
Un nuovo capitolo nella storia dell’Inter
Per la prima volta, l’Inter giocherà una finale di Coppa dei Campioni o di Champions League con la loro terza maglia, usata solo due volte durante la campagna europea, vincendo in entrambe le occasioni. Il PSG ha confermato la loro rosa per la finale, che include anche l’ex stella del Napoli, Khvicha Kvaratskhelia.
- Gabriele Marcotti, “Corriere dello Sport”
- Fabrizio Romano, “La Gazzetta dello Sport”
- Alessandro Vocalelli, “TuttoSport”
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