Il Trattamento Mediatico Disproportionato di Bukayo Saka
Nonostante le sue eccellenti prestazioni con l’Arsenal, Bukayo Saka ha ricevuto un trattamento mediatico eccessivo nella squadra nazionale inglese. Mentre i Three Lions si preparano per l’Euro 2024 in Germania, il giovane esterno di 22 anni si trova al centro delle critiche, evidenziando un problema più ampio di discriminazione nel calcio.
Un’iniqua esposizione mediatica
Saka non ha commesso alcun errore in campo. Nonostante sia entrato in gioco durante la sconfitta 1-0 dell’Inghilterra contro l’Islanda, non è responsabile di tale insuccesso. Eppure, la sua immagine è stata costantemente presente nei media britannici, suscitando interrogativi sul trattamento che ricevono i calciatori neri nella selezione inglese.
Making Bukayo Saka the face of England’s loss when he isn’t directly responsible & only played for a short time isn’t subtle.
It’s blatant overt racism. pic.twitter.com/DJDS7KkRjI
— Dr Shola Mos-Shogbamimu (@SholaMos1) 8 giugno 2024
Critiche e Difese
Questa non è la prima volta che Saka è vittima di un attacco mediatico sproporzionato. Già dopo la finale dell’Euro 2022 persa ai rigori contro l’Italia, il giovane calciatore era stato duramente criticato per il suo rigore fallito. Un episodio che lo ha segnato profondamente e che sembra aver influenzato l’opinione di alcuni media.
Di fronte a questa ingiustizia, personalità come il pilota di Formula 1 Lewis Hamilton e l’ex calciatore Ian Wright hanno difeso Bukayo Saka. Denunciando una “endemica discriminazione razziale” nel calcio inglese, chiedono più sostegno e affetto per questi giovani calciatori. “Dobbiamo chiedere conto ai media inglesi che sistematicamente denigrano i calciatori neri. Bisogna porre fine all’abitudine di trovare sempre capri espiatori tra i calciatori neri. Questa endemica discriminazione razziale non ha posto nel calcio, ma innumerevoli media suggeriscono il contrario”, ha rimproverato il sette volte campione del mondo di Formula 1 sui suoi social network.
Il Calcio e il Razzismo
Oltre al caso di Saka, l’intera questione del razzismo nel calcio viene posta in discussione. Mentre le autorità dirigenti moltiplicano le dichiarazioni di principio, le azioni concrete tardano ancora ad arrivare. Perché il calcio diventi veramente uno sport inclusivo, è necessaria una presa di coscienza collettiva, a partire dai media che hanno un ruolo cruciale da svolgere.
Infine, è essenziale sottolineare tre fonti di riferimento in questo dibattito:
- Il giornalista sportivo italiano Paolo Condò, noto per le sue analisi penetranti sul calcio e la sua lotta contro il razzismo.
- La rivista “Guerin Sportivo”, che ha dedicato numerose edizioni al problema del razzismo nel calcio.
- L’esperto di calcio Marco Tardelli, che ha spesso criticato l’atteggiamento razzista nei confronti dei calciatori.
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