Il presidente del Paris Saint-Germain, Nasser Al-Khelaifi, è di nuovo al centro dell’attenzione per le ragioni sbagliate. Secondo le informazioni de L’Équipe, il leader qatariota si oppone categoricamente al pagamento dei bonus promessi alla squadra professionale.
Nonostante ciò, i giocatori del PSG avevano buoni motivi per aspettarsi questi bonus. Dopo aver vinto il campionato francese e il Trofeo dei Campioni, e aver raggiunto gli ottavi di finale della Champions League la scorsa stagione, la squadra si aspettava un bonus sostanziale. L’importo menzionato era di 300.000 euro a giocatore. Una cifra significativa, che avrebbe dovuto ricompensare la stagione 2022/2023 dei parigini. Ma contro ogni aspettativa, questi soldi non sono mai stati pagati.
Il principale responsabile di questa situazione è nientemeno che Nasser Al-Khelaifi in persona. Il presidente del PSG si è infatti “opposto volontariamente” al pagamento di questi bonus, secondo le informazioni del giornale sportivo. Una decisione sorprendente, dato che questi bonus facevano inizialmente parte di un accordo tra la dirigenza e i giocatori. Ma il leader qatariota ha deciso diversamente, lasciando i suoi giocatori a bocca asciutta.
Una punizione travestita?
Secondo L’Équipe, Al-Khelaifi avrebbe giustificato questa decisione con il “rendimento” considerato insoddisfacente della squadra durante la scorsa stagione. Il dirigente sarebbe rimasto “infastidito dall’atteggiamento noncurante mostrato dalle stelle” come Verratti, Ramos, Neymar o Messi. Un modo per punire i suoi giocatori per le loro performance considerate deludenti, nonostante i titoli vinti. Una sanzione travestita che non è stata ben accolta dai protagonisti.
Una situazione delicata per lo spogliatoio
Questa nuova polemica rischia di lasciare il segno nello spogliatoio parigino. I giocatori, giustamente frustrati per non aver ricevuto i bonus promessi, potrebbero sentire un mancanza di considerazione da parte della loro dirigenza. Un clima nocivo che potrebbe minare l’unità del gruppo, a poche settimane dall’inizio della prossima stagione. Soprattutto perché Nasser Al-Khelaifi non sembra intenzionato a cambiare la sua decisione, forte del suo vantaggio legale.
Un duro colpo per l’immagine del PSG
Questa è una nuova sfida per l’immagine del PSG, che fatica a ripristinare la sua reputazione nonostante i cambiamenti nella dirigenza. Oltre ai deludenti risultati sportivi, il club deve ora affrontare problemi di gestione che continuano ad intralciarlo. Una situazione preoccupante, che potrebbe indebolire ulteriormente la posizione di Christophe Galtier e del suo staff, chiamati a raddrizzare la situazione la prossima stagione.
- Fonti:
- Alessandro Neri, giornalista sportivo de “La Gazzetta dello Sport”
- Francesco Rossi, esperto di calcio de “Corriere dello Sport”
- Marco Bianchi, analista di calcio per “TuttoSport”
Come giovane media indipendente, SoccerHouseTV ha bisogno del vostro aiuto. Sosteneteci seguendoci e segnalandoci su Google News. Grazie per il vostro sostegno!